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Il suo sorriso è aperto e disarmante: Don Matteo ha un grande senso dell'umorismo e una vasta capacità di osservare quello che lo circonda. Di lui si può dire certamente che sia un personaggio simpatico. Il suo grande intuito e la sua capacità di deduzione anche nelle piccole storie della vita quotidiana, al di fuori del caso poliziesco, fanno sì che le avventure gialle si intrecceranno sempre con la commedia. Per spostarsi tra le stradine di pietra, spesso fatte di ripide salite e altrettante discese, Don Matteo usa sempre una bicicletta. Un prete-detective fa subito venire in mente il celeberrimo Padre Brown di Chersterton, divenuto popolare in Italia in una serie di sceneggiati Rai magistralmente interpretati da Renato Rascel. Ma Don Matteo è un personaggio del nostro tempo, non si muove all'interno di un prototipo letterario, anche se illustre, ma in una concreta ambientazione contemporanea, quella della provincia italiana. Una provincia operosa, benestante, apparentemente lontana dai guasti e dal degrado delle grandi città, ma dove si riscontra spesso una diffusa pigrizia morale e spirituale.
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