Due anni fa è entrato nelle case degli italiani e, grazie a simpatia e bonarietà, non se ne è più andato. Don Matteo è ormai uno dei personaggi televisivi più popolari e amati. Da quest'estate anche all'estero: il protagonista Terence Hill e il produttore Alessandro Jacchia hanno vinto il prestigioso Festival internazionale della tv di Montecarlo, rispettivamente come miglior attore e miglior produttore di serie televisive. La nuova stagione di fiction di Raiuno riprende il 27 settembre proprio da lui, dal detective in tonaca interpretato con grande passione da Terence Hill. I nuovi episodi, 16 in otto serate, costituiscono la terza serie, realizzata dallo stesso team produttivo, la Lux Vide e la Rai, che ha creduto sin dall'inizio in questo prodotto, un serial all'italiana che unisce commedia e giallo, talenti cinematografici e televisivi.

La terza serie segue i successi delle precedenti due: la prima serie con la regia di Enrico Oldoini, trasmessa da Raiuno nel gennaio 2000 e la seconda, andata in onda sempre su Raiuno lo scorso autunno, hanno avuto una media di share del 27%, risultando ai vertici degli ascolti delle fiction in formato serie lunga. Anche in replica, le avventure di Don Matteo hanno avuto il loro pubblico affezionato: 4 milioni e mezzo di spettatori gli hanno fatto guadagnare il primato tra le serie tv trasmesse quest'estate dalle reti italiane.

Terence Hill, attore tra i più amati d'Italia, indossa la tonaca di Don Matteo per la terza volta. Detective al servizio di Dio, Don Matteo Bondini, non è un sacerdote qualunque ma un ex missionario dal talento un po' speciale. Possiede uno straordinario intuito che, unito alla sua profonda conoscenza dell'animo umano, fa sì che si orienti con successo anche nei più tortuosi meandri del delitto. E' una persona generosa, semplice, intuitiva, intelligente, meticolosa, tenace, informale, senza pregiudizi. Ormai l'identificazione, per il pubblico a casa, tra Terence Hill e Don Matteo, è totale. Del resto il progetto è nato pensando proprio a lui, Terence Hill: il protagonista di tanti fortunati western all'italiana con Bud Spencer, trasferitosi anni fa in New Mexico, è ora tornato in Italia proprio trascinato dall'idea di questa nuova serie televisiva.

In questo Don Matteo 3 è tornato a dirigere alcuni episodi il "padre putativo" della serie, Enrico Oldoini, cui si deve l'idea iniziale del progetto. Accanto a lui, due registi di estrazione cinematografica, Andrea Barzini che ne ha diretti otto e Leone Pompucci regista di altri quattro, entrambi confermati dopo il successo della seconda serie.

La medioevale Gubbio, suggestiva scenografia della serie, è ormai protagonista a pieno titolo di Don Matteo. Non esistono riprese in studio, ma ogni scena, in interni o in esterni è stata girata nell'antica cittadina. Don Matteo ha persino creato una sorta di turismo televisivo, con fan di Terence Hill che da ogni parte d'Italia arrivano a Gubbio appositamente per chiedere autografi o "carpire" qualche scena. Quanto agli abitanti di Gubbio, ormai sembrano non fare più caso al loro "concittadino" illustre, quel fascinoso attore in tonaca che pedala in bicicletta su e giù per le stradine in pietra della città, seguito da una vociante e numerosa troupe.

Nella terza serie, Don Matteo è...sempre Don Matteo: un personaggio che non resiste alle sollecitazioni di un'ingiustizia o a un'errata risoluzione delle indagini che porti a una sbrigativa chiusura del caso o all'incriminazione di un innocente. Il suo intervento investigativo è imprescindibile.

Ma Don Matteo è anche pienamente sacerdote: il suo compito è risvegliare le coscienze. La sua missione non è solamente quella di smascherare il colpevole, ma soprattutto quella di mostrargli che, nel libero arbitrio che ci è stato concesso fra male e bene, quest'ultimo è l'unica via.

Il suo sorriso è aperto e disarmante: Don Matteo ha un grande senso dell'umorismo e una vasta capacità di osservare quello che lo circonda. Di lui si può dire certamente che sia un personaggio simpatico. Il suo grande intuito e la sua capacità di deduzione anche nelle piccole storie della vita quotidiana al di fuori del caso poliziesco, oltre all'umorismo, fanno sì che le avventure gialle si intrecceranno sempre con la commedia.

Diversi, ovviamente, saranno i casi che suo malgrado Don Matteo si troverà ad affrontare. Nella terza serie non mancheranno molte scene spettacolari, come quelle dell'episodio "Il volo" in cui assiste ad una gara di deltaplani, al quale ha dato un contributo decisivo Franco Salamon, l'operatore specializzato in riprese aeree spettacolari. Le nuove storie avranno anche altri e suggestivi scenari grazie alla fantasia degli autori e alle possibilità offerte dalla poliedrica terra di Gubbio. Da un misterioso caso ambientato nell'antico teatro comunale, ad un'avventura nel corso del pittoresco palio delle balestre, da un'indagine in un maneggio immerso nel verde alla ricerca di un delinquente durante la ricostruzione di una partita di scacchi viventi e dal magico mondo del circo ad un'antica e famosa abbazia.

Nei nuovi episodi il pubblico si affezionerà ancora di più ai personaggi che circondano la vita di Don Matteo, a cominciare dalla perpetua Natalina che in una puntata s'innamorerà, per non parlare dell'impareggiabile coppia di Carabinieri Capitano Anceschi - Maresciallo Cecchini, che conosceremo anche sotto nuovi aspetti...

Il cast è stato confermato a grande richiesta: il maresciallo Cecchini-Nino Frassica, il capitano dei Carabinieri Anceschi-Flavio Insinna, la perpetua Natalie Guetta e poi Evelina Gori, Claudio Ricci, Pietro Pulcini, Paolo Trubbianelli, Caterina Sylos Labini, mentre Renato Carpentieri è il nuovo vescovo, essendo Gastone Moschin diventato cardinale.

Ad affiancare gli interpreti di serie, numerosi attori di primo piano, fra i quali spiccano Corinne Clery, Fabio Testi, Jacqueline Lustig, Sabrina Colle, Giada Desideri, Caterina Murino, Elena Safonova, Elisabetta Cavallotti, Gabriella Pession, Helene Nardini, Jinny Steffan e ancora: Novello Novelli, Luca Ward, Angelo Infanti, Roberto Nobile, Adelmo Togliani, Andy Luotto, Massimo Olcese, Giovanni Lombardo Radice e Pierluigi Misasi.

Un prete detective fa subito venire in mente il celeberrimo Padre Brown di Chersterton, divenuto popolare in Italia in una serie di sceneggiati Rai magistralmente interpretati da Renato Rachel. Ma Don Matteo è un  personaggio del nostro tempo: non si muove all'interno di un prototipo letterario, anche se illustre, ma in una concreta ambientazione contemporanea, quella della provincia italiana. Una provincia operosa, benestante, apparentemente lontana dai guasti e dal degrado delle grandi città, ma dove talvolta può insinuarsi una certa pigrizia morale e spirituale.