Il regista della quarta serie si confessa
Io, Giulio Base, in questa "beauty farm"
"Questa serie è come una Ferrari: va bene, è perfetta, ma di anno in anno un restyling è sempre gradito". Sul ruolo della Miconi: "Le sue storie piaceranno". E se lo dice lui...
di Cinzia Tini
"Un'ora di Don Matteo è come una seduta in una beauty farm o una piccola oasi nella fatica quotidiana della città". E' l'opinione di Giulio Base, già navigato regista, ma alle prime prese con il set di Gubbio: "E' la prima volta che filmo questa piazza - spiega mentre si difende con un cappellino da boy scout dal sole che cade a picco su Piazza Grande -. Conoscevo già questa città, ma l'idea di cimentarmi con le riprese in questi spazi mi affascina. Non nascondo anche una certa emozione: Don Matteo è una bella eredità perché, dopo gli ascolti delle serie passate, non si può che crescere e migliorare". Migliorare dice Giulio Base, ma cosa? "Pensiamo a questa serie come a una Ferrari: va bene, è perfetta, ma di anno in anno un restyling è sempre gradito. Don Matteo è già bello così com'è, ma si può anche ritoccarlo per renderlo migliore. Quest'anno arriva un nuovo personaggio, il sindaco interpretato da Milena Miconi e sono sicuro che le storie che le girano intorno piaceranno".
E se la Miconi è la grande attesa di Don Matteo 4, quello più in fibrillazione per l'arrivo di questo sindaco è proprio il capitano Anceschi, al secolo Flavio Insinna, che, secondo il copione, verrà affascinato e sedotto dagli occhi del primo cittadino : "E'proprio vero che è una fiction! - commenta divertito sull'argomento -. Nella realtà una donna bella come la Miconi non si innamorerebbe mai di uno come me". Nessun dettaglio piccante su questa storia d'amore, solo briciole per i giornalisti che servono tuttavia a far crescere la curiosità: "Sembra che all'inizio litigheremo soltanto - si sbottona il capitano Anceschi -. Insomma, un pessimo inizio per una storia d'amore, ma si sa che dai grandi odi possono sbocciare grandi passioni... staremo a vedere".
E il maresciallo Cecchini? Tra le nuvole, come sempre, come il suo interprete Nino Frassica che snocciola una serie di commenti "suggestivi" sul ruolo dei sindaci donne: "E' il riscatto della storia - spiega - sin dal Seicento le donne erano al comando della città, poi arrivò l'uomo con la sua rivoluzione maschilista e le ha detronizzate. Don Matteo restituisce alle donne il ruolo che la storia aveva loro assegnato". Poi fa un appello ai cittadini di Gubbio: "Se qualcuno mi trova una casa a prezzi ragionevoli, me la compro e vengo a vivere qui". Sarà vero?
|