Tutto su di me Il dietro le quinte, il davanti, il dilato, il prima, il dopo e il mentre di Don Matteo 4
Voglio parlarvi di me, del come, del quando, del perché, dell'inché, dell'hacché mi ha fatto
prendere questa strada dell'arte, che mi porta su queste pagine e soprattutto mi vede tra
i protagonisti di Don Matteo 4. Io sono nato di dicembre nel 1950 a Galati Marina
provincia di Messina. Dimostro almeno 25 anni di meno visto in televisione. Di presenza,
dal vivo dimostro 45 anni in meno della mia effettiva età. Sono sagittario l'ho scoperto
su Sorrisi e canzoni non si sa perché accanto ai nomi dei vip appare sempre il
segno zodiacale (Mah). Io non credo agli oroscopi, diciamo che non credo a niente,
neanche a l'ora esatta. Ieri mattina la radio, Radio 1, diceva "sono le ore 7", erano
le 10 meno un quarto. Sono nato di dicembre il giorno esatto non si sa, all'università
si studia che io sia nato l' 11, in un'enciclopedia porta il 21, sul giornale
londinese Times ho letto: 10 dicembre. Su Mani di fata addirittura
c'è scritto che io sono nato i primi, i primissimi, primissimi di dicembre praticamente
il 22 novembre. Io non me lo ricordo esattamente il giorno preciso in cui sono nato:
l'unica cosa che ricordo è che c'era freddo e che mio fratello Matteo (la serie prende
il nome da mio fratello... questo lo racconterò più avanti) era contento e ballava.
Mio fratello Matteo è più grande di me di due anni, era vestito pesante e indossava
una sciarpona di lana gialla questo me lo ricordo infatti pensavo tra me e me: "Guarda
mio fratello Matteo come è vestito di lana pesante e indossa una sciarpona di lana
gialla". Per fare l'attore scappai presto di casa per andare a Roma, che io vedendola
la battezzai "La Capitale del cinema". Appena arrivai: era il 1973 in punto, già c'erano
tutte le bellezze artistiche che vediamo oggi nel duemila. Attratto dalle bellezze
artistiche di questa stupenda città andai a vedere il Colosseo, piazza Navona, il
Piper, Fontana di Trevi, il cineteatro per soli uomini Volturno, Castel Sant'angelo.
Per molte settimane ero convinto che il Tevere si chiamasse Po, perché avevo visto un
cartello con la scritta "Tevere ex-po". A Roma andai per fare il cinema, per fare la
Televisione, per fare Don Matteo 4, per esprimermi artisticamente socialmente culturalmente.
Volavo alto pensavo all'Arte con la A maiuscola. Pensai debbo conoscere Fellini
o Mariano Laurenti. Volevo sfondare, ero impreparato artisticamente in compenso
non avevo affatto idee chiare.
Incontrai a Piazza Vittorio un giovanissimo attore era quasi minorenne,
si chiamava e si chiama Francesco Scali, mi fece simpatia subito e mi ricordo che
dopo i primi 5 minuti di chiacchiere gli dissi: "Se un giorno, non so quando, mi
chiameranno per fare il ruolo del maresciallo in una fiction con Terence Hill
suggerisco il tuo nome per fare il sagrestano"...
continua...
Nino Frassica
(da RadiocorriereTV n. 16 del 20 aprile 2004)
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