«Rifaccio don Matteo perché ha fede e dignità»
PARLA L'ATTORE
Terence Hill: «Amo moltissimo questo
personaggio, oltretutto mi assomiglia molto. Se sono credibile nei panni di un
sacerdote lo devo anche a certe scelte controcorrente che ho fatto in passato»
Di Tiziana Lupi
Basta guardare gli occhi di Terence Hill
per capire quanto fossero infondate le voci, circolate qualche tempo fa, di una
sua intenzione di abbandonare Don Matteo: «Io amo don Matteo» dice, anticipando
ad Avvenire la decisione di indossare ancora una volta la tonaca del
simpatico sacerdote-investigatore. E gli occhi gli brillano quando rivela di
avere proposto «alla Lux e alla Rai, sull'esempio del Tenente Colombo, di
realizzare dei film tv su don Matteo che, rispetto alla lunga serie, ci
permetterebbero di non esaurire il personaggio e di scavare di più sui
sentimenti». Per il momento, le riprese di Don Matteo 5 (prodotto
dalla Lux Vide per Rai Fiction) inizieranno a giugno, si svolgeranno come sempre
a Gubbio e dureranno otto mesi circa. La messa in onda dei ventiquattro nuovi
episodi (dodici prime serate) è prevista, su Raiuno, per la primavera 2006.
Intanto, dal lunedì al venerdì alle 14.30 le serie sono riproposte da Sat 2000,
il canale satellitare dei cattolici italiani.
Terence Hill, chi è don Matteo?
È un prete che non giudica e che non si sente di farlo
nemmeno quando viene a contatto con persone che hanno sbagliato. Le radici sono
Terence Hill nei panni del popolare Don Matteo. L'attore sta per girare la
quinta serie della fortunata fiction della Lux Vide che andrà in onda su Raiuno
nella primavera del 2006. |
quelle di Padre Brown, il prete-investigatore nato dalla penna di Chesterton che
conosce l'animo umano meglio della polizia.
Come spiega lo straordinario e longevo successo di Don Matteo?
Il merito non è solo mio, è tutto
il team che funziona benissimo. Ci sono tanti personaggi che arricchiscono la
serie e piacciono al pubblico: Frassica, Insinna (interpretano il maresciallo
Cecchini e il capitano Anceschi, ndr), la sindachessa e i personaggi che vivono
in canonica.
Al di là del cast, però, la ragione principale del successo
di Don Matteo è proprio don Matteo.
Io penso che don Matteo sia credibile. Anzi che si renda piacevolmente credibile perché è uno che, non solo
non giudica, ma sorride, scherza e ha un forte senso dell'humour. È un uomo
furbo, che si intromette e che, per certi versi, ricorda un po' quello che
facevo con Bud Spencer nei film di trent'anni fa. E poi dice cose sensate, che
io per primo condivido. Ma lo fa in modo da arrivare a tutti, anche ai più
lontani.
Una bella responsabilità per don Matteo. E, naturalmente, per
Terence Hill che lo interpreta. Lei crede in Dio?
Sì. Sono cattolico praticante. Non lo dico spesso, perché la fede è una cosa preziosa ed
estremamente personale. Meno se ne parla, meglio è. Per quanto riguarda la
responsabilità, devo dirle che mi fa molto piacere. Nel passato, soprattutto
quando vivevo in America, ho fatto delle scelte professionali che molti hanno
ritenuto folli. Ho rinunciato a molti soldi ma ero felice perché le madri mi
fermavano per strada e mi dicevano: «Continui così, almeno possiamo portare i
nostri figli al cinema senza paura di brutte sorprese». È anche grazie a quelle
rinunce se oggi posso fare Don Matteo e essere credibile.
Cosa c'è nel suo futuro, oltre a Don Matteo 5?
L'uomo che sognava con le aquile, un film in due puntate ispirato alla storia vera di un
contadino cui l'Ue aveva vietato di produrre il formaggio che la sua famiglia
faceva da generazioni. Con tenacia è riuscito ad ottenere il marchio
D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta)
e può continuare la sua produzione. È un personaggio che mi è
piaciuto subito: è testardo, difende le tradizioni e, in fondo, anche un po'
l'anima della gente.
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articolo tratto da Avvenire n. 48 del 26/02/2005 |
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Terence Hill ancora con la tonaca
RIFACCIO DON MATTEO
Terence Hill indosserà ancora una volta la tonaca di "Don Matteo". Le riprese della quinta
serie della fiction, prodotta dalla Lux Vide, inizieranno a giugno e dureranno otto mesi. La
messa in onda dei 24 nuovi episodi (12 serate) è prevista per la primavera 2006. "Sono
molto contento, io amo Don Matteo" afferma l'attore, smentendo le voci di una sua possibile
uscita dopo le prime puntate. "Sono talmente affezionato a questo prete che ho proposto
alla Rai e alla Lux di seguire l'esempio del "Tenente Colombo" e realizzare, in futuro, dei film
tv su Don Matteo. Ci permetterebbe di scavare di più nei sentimenti". Intanto, in attesa di
tornare sul set a Gubbio (dove, ormai, vive gran parte dell'anno), Terence Hill sarà impegnato
per otto settimanre nelle riprese in Aspromonte de "L'uomo che sognava con le aquile", una
miniserie in due puntate prodotta dalla Albatros per Rai Fiction e diretta da Vittorio Sindoni. "E'
ispirata alla storia vera di un contadino al quale l'Ue aveva vietato di produrre il formaggio che
la sua famiglia faceva da generazioni. Con tenacia è riuscito ad ottenere il
marchio D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta). E' un
personaggio che mi è piaciuto subito: è testardo, difende le tradizioni e, in fondo, anche un po'
l'anima della gente". Proprio come don Matteo.
I.L.
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articolo tratto da TV Sorrisi e Canzoni - n. 10, 05-11/03/2005 |
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