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Adino

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Posted - 03/06/2005 :  14:38:46  Show Profile  Email Poster
tratto da repubblica.it

Yoshio Yamakawa, 87 anni e Tsuzuki Nakauchi, 85 anni
segnalati da un ricercatore, ma le autorità non li hanno visti

Due giapponesi ancora in guerra rinvenuti nella foresta delle Filippine.



L'ex ufficiale nipponico Hiroo Onoda al momento della sua resa nel 1974

TOKYO - Una guerra infinita. Più di 60 anni a combattere un nemico invisibile mentre il mondo cambiava e si dimenticava di loro. Dalle foreste delle montagne di Mindanao sono riemersi due ex soldati dell'esercito imperiale nipponico rimasti per sei decenni a combattere contro gli invisibili soldati americani sbarcati sulle Filippine e fino alla fine del 2004 ancora all'oscuro con ogni probabilità della pace ritornata.

La notizia si è diffusa oggi con l'arrivo di tre funzionari dell'ambasciata giapponese a Manila giunti nel porto di General Santos a Mindanao per incontrare i due vegliardi, che per ora non si sono fatti vedere. "Stiamo cercando di fare il possibile per confermare l'identità dei due ex soldati", ha detto un alto funzionario.

Se l'incredibile vicenda risulterà vera, i due ex soldati ultraottuagenari raddoppieranno il record di resistenza ad oltranza di un soldato nipponico dopo la resa del Giappone nel 15 agosto 1945. Il precedente "record" venne stabilito nel 1974 dall'ex ufficiale dei servizi di informazione dell'esercito imperiale Hiroo Onoda, emerso dalla giungla dell'isola di Lubang, sempre nelle Filippine con il fucile ancora in mano.

Per il ministero della sanità giapponese, i due vegliardi hanno un nome: Yoshio Yamakawa, 87 anni, nato a Osaka e Tsuzuki Nakauchi, 85 anni, originario della prefettura di Kochi, entrambi della 30/0 divisione dell'esercito imperiale nipponico, che agli ordini del figlio degli di Hirohito aveva conteso metro per metro le Filippine all'avanzata delle truppe americane del generale Douglas McArthur.

Nel febbraio di quest'anno, un giapponese che aveva fatto della ricerca dei resti dei commilitoni scomparsi nelle Filippine lo scopo della sua vita, aveva inviato una petizione al ministero della Sanità: "Chiedo all'onorevole ministro di fare il possibile per rimpatriare tre sopravvissuti che si nascondono nelle foreste di Mindanao" diceva la petizione. C'erano i nomi dei due, più di un loro commilitone e sodale per 60 anni, anch'egli sopravvissuto, Reichi Sakurai, 93 anni.

Le ricerche lanciate dal febbraio scorso hanno dato esito, sembra, positivo per i primi due mentre del terzo non si hanno ancora tracce sicure. " Ancora non possiamo dire nulla di certo. Finché non incontreremo i due e non li identificheremo come veri giapponesi che parlano il giapponese, non si può escludere nulla" hanno detto prudenti i funzionari dell'ambasciata che stanno attendendo in un hotel di General Santos. La zona sarebbe controllata dai guerriglieri antigovernativi musulmani e questo spiega le difficoltà della ricerca di ex soldati di una guerra ben più grande e finita da 60 anni.

Stando a rivelazioni della stampa giapponese, i due irriducibili sarebbero stati ritrovati alla fine dello scorso anno da una donna filippina sposata con un giapponese. "All'inizio non volevano saperne di tornare in Giappone - ha raccontato la donna stando ad alcuni giornali - avevano paura di finire davanti alla corte marziale per alto tradimento".

I libri di storia raccontano che la 30/a divisione dell'esercito imperiale nipponico, forte di 16.000
uomini, fu formata nel 1943 a Pyongyang nell'attuale Corea del nord, per rafforzare le difese contro un eventuale attacco dell'Armata rossa di Stalin. Ma nel 1944 fu spostata in tutta fretta a Mindanao per tentare di arginare le truppe americane sbarcate nell'arcipelago filippino. I tre sopravvissuti facevano parte di un plotone di esploratori, forte di 450 soldati, per più di metà uccisi in combattimento. "Ero convinto che Yamakawa fosse caduto in uno scontro a fuoco. Era dotato di grande coraggio e determinazione", ha raccontato oggi in un programma tv un commilitone, di 89 anni - Riabbracciarlo vivo sarebbe una grande gioia".

Secondo il ministero della sanità, a tutt'oggi, 60 anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, risultano ancora ufficialmente dispersi 437 giapponesi, 24 militari e 413 civili impiegati in appoggio di unità dell'esercito. Prima dei due vegliardi ex soldati, attesi in queste ore all'hotel di General Santos, gli ultimi soldati nipponici ritrovati dopo decenni ancora in assetto di guerra ignari dell'arrivo della pace, sono stati, oltre il celeberrimo Hiroo Onoda, Shoichi Yokoi, ritrovato in una caverna dell'isola di Guam nel 1972, morto nel 1997.

(27 maggio 2005)




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